Le castagne sono dei frutti spontanei apprezzati da molti poiché una volta cotti diventano dolci, morbidi e sazianti, adatti a questa stagione. Derivano dai fiori femminili dall’albero di castagno, racchiusi da una cupola che poi si trasforma in riccio. Possono essere mangiati subito oppure utilizzati per creare ricette tradizionali, sia per dolce che per salato. Non bisogna confondere le castagne con i semi dell’ippocastano, chiamati anche “castagne matte”, e nemmeno con i marroni.
Cosa contengono?
Le castagne sono dei frutti salutari poiché contengono sali minerali, vitamine del gruppo B, acido ascorbico, fibre e amido resistente alla digestione.
Fanno bene alla salute?
- Aiutano a prevenire il diabete e altre malattie del metabolismo (ad esempio l’obesità)
- Hanno delle proprietà che aiutano a prevenire le patologie cardiovascolari
- Contengono fosforo, un minerale benefico per la salute ossea, dentale e dei tessuti e per il mantenimento dell’equilibrio del PH sanguigno
- Incrementano il volume delle feci e i movimenti dell’intestino
- Danno una buona energia agli sportivi poiché contengono carboidrati
Si possono scegliere tutte?
Bisogna prestare attenzione alle castagne che presentano dei buchi provocati da parassiti, anomalie o muffa. Un trucco per capire quali non sono commestibili è immergendole in acqua cosicché i frutti pieni d’aria e poco carnosi finiscano per galleggiare in superficie.
Come cucinarle?
Una volta selezionate le castagne, scolate e fatte asciugare all’aria aperta, si può cuocerle con la buccia:
- Arrostendole: Prima della cottura in forno o nella padella forata bisogna incidere ogni castagna con un coltello in modo che il calore non le faccia esplodere
- Lessandole: bisogna immergerle nell’acqua fredda in una pentola, portandole a bollire e cuocerle per circa 40-60 minuti in base alle dimensioni.
