Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza
La Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
La Dichiarazione di Ginevra dei Diritti del Fanciullo è un documento redatto nel 1924 dalla Società delle Nazioni Unite in seguito alle devastanti conseguenze che la Prima guerra mondiale produsse in particolare sui bambin e le bambine. Per redigerlo la Società delle Nazioni Unite fece riferimento alla Carta dei Diritti del Bambino scritta nel 1923 da Eglantyne Jebb.
Il 20 novembre 1989 fu quindi approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ratificata poi dall’Italia il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176 , la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC), riconosce per la prima volta la titolarità di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici a bambini, bambine e adolescenti.
I quattro principi fondamentali della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza sono:
- Non discriminazione: i diritti devono essere garantiti senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente;
- Superiore interesse: l’interesse del bambino/adolescente deve essere messo al primo posto;
- Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente: gli Stati devono garantire le risorse necessarie per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini;
- Ascolto delle opinioni del minore: i bambini devono essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano
A che punto siamo ora?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e la rivista medica britannica The Lancet hanno incaricato una commissione formata da circa 40 esperti internazionali per redigere un rapporto sul tema della salute dei bambini nel mondo. Lo studio “A Future for the World’s Children?”, pubblicato nel febbraio 2020, dimostra purtroppo come nessuna nazione stia attualmente proteggendo in maniera adeguata le nuove generazioni dalle molteplici minacce, come per esempio i conflitti, le forti disuguaglianze, le pratiche commerciali predatorie, effetti dei cambiamenti climatici e il degrado della qualità ambientale.
I membri della Commissione indipendente WHO-UNICEF-Lancet hanno tuttavia proposto 5 messaggi chiave con lo scopo di mettere i bambini al centro delle politiche per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030:
- la sostenibilità e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals (SDGs) – possono essere utilmente concettualizzati attorno alle Azioni per la salute e il benessere dei bambini
- la salute dei bambini e il loro futuro sono intimamente legati alla salute del nostro pianeta
- gli interventi per migliorare la salute e il benessere durante l’infanzia hanno benefici immediati, a lungo termine e intergenerazionali, che si combinano in modo sinergico
- gli investimenti economici sulla salute e istruzione dei bambini sono incontestabili e caratterizzati da un alto rapporto tra i benefici ottenibili rispetto ai loro costi
- all’interno di ogni governo, tutti i settori hanno un ruolo da svolgere nel miglioramento della salute e del benessere dell’infanzia.
Per saperne di più:
Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza
