La salute vien mangiandoI dolci tipici del carnevale

7 Febbraio 2024by Redazione

Carnevale è quella festa attesa da grandi e piccini, non solo per i travestimenti e gli eventi che si svolgono nei locali o nelle piazze, ma anche per avere l’occasione di assaggiare i dolci tradizionali di questo periodo. Le chiacchiere, ad esempio, rappresentano quel dolce diffuso in ogni regione della nostra penisola, anche se vengono chiamate con termini differenti.

In Toscana, sono conosciute col nome di “cenci“, mentre in Emilia si chiamano “sfrappole“, in Liguria “bugie” e in altre regioni del settentrione e nel Lazio hanno l’appellativo di “frappe“.

 

Dolci tradizionali del nord e centro Italia

Oltre alle chiacchere, un altro simbolo del carnevale nel nord e centro Italia sono le “castagnole“, deliziose e soffici frittelle, anche dette favette o tortelli. Nell’Alto Adige, ad esempio, quelle maggiormente apprezzate sono le “frittelle di mele“, rivestite da una pastella friabile, mentre in Piemonte esiste una famosa variante delle castagnole che prende il nome di “farciò“, ovvero frittelle piuttosto gonfie e vuote all’interno, ricoperte da una gustosa farcia cremosa. Nelle Marche, invece, molto noti sono i cosiddetti “arancini di Carnevale“, composti da una pasta sfoglia, sempre fritta, e insaporita con succo d’arancia.

In Umbria troviamo la tradizionale “crescionda“, una torta al cioccolato dalla consistenza simile a un budino, mentre nel basso Lazio si ha l’abitudine di realizzare i “cecamarini“, una variante delle castagnole che però hanno un diametro più piccolo e il cui impasto prevede l’aggiunta di latte.

 

Dolci tradizionali del sud Italia

Anche nel sud Italia, i dolci tipici del carnevale sono per lo più fritti. In Molise, ad esempio, si prepara la “cerchiata“, ovvero una sorta di piramide composta da palline di impasto fritto e ricoperte dal miele caldo che, una volta raffreddato, le tiene unite, dando forma a questa struttura. Nelle isole, invece, i dolci tradizionali carnevaleschi sono le “zeppole” per la Sardegna e la “pignolata glassata” tipica della città di Messina. A Napoli, infine, si tramanda un’antica ricetta, ovvero quella del “migliaccio“, composto una volta da farina di miglio, mentre oggi è sostituita dal semolino.

 

3 ricette tipiche del carnevale

Ecco 3 ricette tipiche dei dolci del carnevale:

  1. “Le chiacchiere“, che prevedono l’utilizzo di ingredienti come farina, uova, zucchero, burro, vino bianco, sale e un pizzico di vanillina. Appena ottenuto l’impasto, lo si andrà a tagliare a strisce lunghe, friggendole, poi, in abbondante olio bollente. Una volta cotte e raffreddate, potranno essere cosparse di zucchero a velo.
  2. “Le castagnole“, il cui impasto prevede farina, latte, zucchero, sale e lievito di birra. In seguito alla lievitazione, il composto andrà diviso in palline che verranno poi fritte fino a quando non risulteranno dorate e, dopo averle scolate, potranno essere cosparse di zucchero.
  3. “Il migliaccio” i cui ingredienti principali sono farina, zucchero, latte, uova, burro e scorza di limone. Mescolato e amalgamato per bene, l’impasto potrà essere versato in teglia e cotto in forno preriscaldato a 180° C per circa mezz’ora.