NewsCistite – Capiamone di più

13 Marzo 2024by Redazione

La cistite è un’infiammazione batterica della mucosa vescicale. Si tratta di un disturbo particolarmente comune che colpisce soprattutto la popolazione femminile e che aumenta con l’avanzare dell’età (si stima che il 95% delle donne over 60 soffra di questa patologia).

Comprendere meglio la cistite è fondamentale per prevenirla, gestirla efficacemente e migliorare la qualità della vita delle persone colpite.

 

I sintomi della cistite

I segnali indicativi della cistite sono i seguenti:

  • Aumento del numero delle minzioni (pollachiuria)
  • Riduzione della quantità di urina emessa
  • Difficoltà nell’urinare (disuria)
  • Minzione lenta e scarsa
  • Eccessivo sforzo dei muscoli vescicali che provoca dolore,
  • Bruciore al termine della minzione
  • Spasmi dolorosi durante al termine dell’emissione urinaria (tenesmo vescicale)
  • Emissione di urine torbide e maleodoranti, talvolta contenenti pus (piuria) oppure sangue (ematuria).

Nei casi più gravi la cistite è accompagnata da episodi febbrili che si caratterizzano per l’insorgenza di brividi e rapido innalzamento della temperatura.

 

Quando si manifesta

Le cause della cistite sono numerose, e dipendono dal tipo di agente eziologico responsabile; nella maggior parte dei casi l’infezione è di tipo batterico a carico di Escherichia coli, un germe proveniente dall’intestino. Altri microrganismi responsabili del disturbo sono Staphylococcus, Proteus e Klebsiella, che attraverso l’uretra penetrano nella vescica provenendo dall’esterno.

Esistono anche forme di cistite non batterica, definite “interstiziali“, che dipendono da infiammazioni croniche della vescica causate dall’inadeguatezza del sistema immunitario.

Tra i fattori primari che possono favorire l’insorgenza della cistite ci sono anche i rapporti sessuali non protetti, poiché attraverso il canale vaginale i patogeni arrivano alla vescica.

La scarsa igiene intima, le modificazioni della flora batterica intestinale e vaginale, l’impiego del diaframma, il diabete, la gravidanza, la menopausa e le alterazioni dell’alvo intestinale sono fattori di rischio molto comuni.

 

Come prevenirla

Per prevenire questo disturbo è necessario potenziare l’attività del sistema immunitario, limitare gli stress psico-fisici, curare l’igiene intima, limitare l’impiego degli assorbenti interni, del diaframma e di metodi anticoncezionali interni. È consigliabile evitare l’utilizzo di biancheria intima sintetica e di indumenti troppo stretti che possono sfregare a livello dei genitali esterni: in molti casi infatti la cistite dipende da una scarsa ossigenazione dei tessuti vulvari.

Per quanto riguarda i rapporti sessuali, è necessario evitare la promiscuità e utilizzare protezioni fisiche poiché il contatto diretto tra l’organo maschile e quello femminile facilita il passaggio di batteri e quindi lo sviluppo della malattia.

 

Come curarla

Per curare efficacemente la cistite, bisogna assumere antibiotici mirati al tipo di batterio responsabile del disturbo. Proprio per questo, prima di incominciare qualsiasi terapia, è necessario effettuare un esame chimico-fisico dell’urina, completato con urinocoltura e antibiogramma, per identificare con certezza il germe responsabile (urinocoltura) e il principio attivo farmacologico efficace (antibiogramma).

La terapia deve proseguire per almeno otto giorni anche in assenza di sintomi per evitare fenomeni di antibiotico resistenza.

 

La cistite è una condizione comune che può causare disagio significativo. Comprendere le cause, i sintomi e i trattamenti è essenziale per affrontare efficacemente questa infiammazione della vescica. Consultare un professionista sanitario per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato è fondamentale.