La salute vien mangiandoLa salute vien mangiando: Broccolo

24 Febbraio 2023by Redazione

Appartenenti alla famiglia delle crucifere, i broccoli sono parenti stretti dei cavolfiori, verze, rape, cavoletti di Bruxelles e cavoli. Che cos’hanno in comune? Il loro tipico odore pungente, dato da una particolare molecola, chiamata sulforafano.

 

Cosa contengono?

I broccoli, oltre a essere tra gli alimenti “idratanti”, grazie all’elevatissimo contenuto di acqua (90%), sono ricchi di sali minerali, come fosforo, calcio, ferro e potassio, necessari per regolare l’equilibrio idrosalino e per il nutrimento dei nostri muscoli; ma anche di vitamina C, B1, B2 e K, importanti per sostenere il nostro sistema immunitario. Un altro componente presente in questi ortaggi è la fibra, che favorisce la digestione e le funzionalità dell’apparato gastrointestinale, compresa la regolarità e la salute del microbiota.

Ci sono anche altri composti che stanno destando un crescente interesse in ambito scientifico: i glucosinolati, per il potenziale ruolo nella prevenzione di diverse forme tumorali. Sono stati identificati più di 120 composti e il broccolo è particolarmente ricco di indolo e sulforafano. Il primo sarebbe in grado di ridurre il rischio di tumori ormono-dipendenti, come quello del seno; il secondo, grazie ad un’azione battericida, sembrerebbe agire contro Helicobacter Pylori, microrganismo responsabile di gastrite e ulcere.

 

Quando limitarli?

I broccoli non hanno particolari controindicazioni, ma, come per tutti gli alimenti, è bene non consumarne quantità eccessive, preferendo distribuirle nel tempo. Ad esempio, i broccoli sono fonte di goitrogeni, antinutrienti che inibiscono la funzione della tiroide interferendo con il metabolismo dello iodio, cosa che può comportare, in persone predisposte, ipotiroidismo e aumento di volume della tiroide.

Inoltre, per chi sta seguendo una terapia anticoagulante, sono consigliate porzioni ridotte di questo e altri alimenti contenenti vitamina K, in quanto potrebbero in parte contrastare l’azione dei farmaci prescritti.

Non dimentichiamo che i broccoli contengono, ogni 100 grammi, circa 70 milligrammi di purine, molecole che vengono scomposte in acido urico dal nostro corpo, caratteristica che li rende poco adatti alla dieta di soggetti che soffrono di gotta e iperuricemia.

In tutte queste circostanze sarà ancora più importante fare riferimento al proprio specialista.

 

Come consumarli?

Le numerose molecole presenti nei broccoli, perché abbiano davvero effetti benefici, devono essere conservate. Queste, infatti, sono facilmente solubili in acqua e poco resistenti alla cottura, per questo motivo è consigliato consumarli crudi, o comunque croccanti, preferendo cotture brevi e in poca acqua, che può essere riutilizzata per risotti o cous cous. In questo modo sarà possibile esaltare tutte le loro proprietà e conservare i micronutrienti.

Tuttavia non appena i broccoli incontreranno acqua, tegami e fornelli, emaneranno un odore davvero sgradevole che riempirà tutta la casa e potrebbe scoraggiare nell’assaggio, soprattutto i più piccoli. Come evitare questo spiacevole inconveniente? Prova a spremere un po’ di limone o versare un cucchiaino di aceto nell’acqua di cottura.

 

 

Il Progetto Caring Care Workers – prendersi cura di chi cura – è un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento delle Politiche della Famiglia, nell’ambito del bando #Conciliamo.

Realizzato da Codess Sociale con i partners Sana e UNA, “Caring Care workers” ha preso avvio il 7/06/2022 e si concluderà i il 6/06/2024.

È attivo lo sportello “Nutrizione e Salute” che offre la consulenza di un/a dietista per consigli e suggerimenti utili in ambito di salute alimentare, per diete legate a specifiche patologie o per qualsiasi tipo di consulenza in ambito di educazione alimentare e per ogni fascia di età.

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